venerdì 28 agosto 2009

PACE E GIOIA


Sempre da UN INDOVINO MI DISSE di TERZANI

Bei personaggi, sempre con una tenacia che oggi pochi sembrano avere, distratti come si è da mille impegni ed in fondo non impegnati in nulla.
Questi erano personaggi con una sola idea, ma quelle era ferma, sicura.
Era anche gente con poche scelte e forse per quello piu' dura e in fondo piu' felice.

A nascere all'inizio del secolo, in una famiglia di contadini poveri, a Cernusco o altrove in Italia, uno non poteva sognarsi la luna, le sue scelte erano estremamente limitat, e con cio' aveva un "destino"
Oggi le alternative di ciascuno sono molte di piu', la mobilità sociale ha aperto a tutti la possibilità di aspirare a qualsiasi cosa, ma con cio' nessuno è piu' predestinato a nulla.
E' forse per questo che la gente è sempre piu' disorientata e incerta sul senso della propria vita.

Ogni posto è una miniera. Basta lasciarsi andare. Darsi tempo, stare seduti in una casa da te a osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che puo' cominciare con una parola, con un incontro, con un amico di un amico di una persona che si è appena incontrata ed il posto piu' scialbo, piu' insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di un'aumanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza bisogno di andare altrove.
LA MINIERA è ESATTAMENTE LA' DOVE SI è: BASTA SCAVARE.

Dopo cena mi ero messo a poppa, sdraiato sulle assi di legno. Con lo sguardo perso nell'infinità del cileo ero distratto solo dai peniseri che giocavano a rincorrersi . Non avevo piu' angosce, non sentivo piu' come un dramma il passaggio delle giornate., ascoltavo chi mi parlava, godevo di quello che mi succedeva nel mondo, avevo agio per mettere ordine nelle mie riflessioni.

Avevo TEMPO E SILENZIO: qualcosa sdi cosi' necessario, di cosi' naturale, ma ormai diventato un lusso che solo pochissimi riescono a permettersi.
Per questo dilaga la depressione.
A me era cominciata in Giappone, la vita ERA UNA CONTINUA CORSA, PIENA DI DOVERI.
OGNI RAPPORTO ERA DIFFICILE, CONOTRTO.
NON AVEVO - O CREDEVO DI NON AVERE - MAI UN MOMENTO IN CUI TIRARE IL FIATO; MAI UN ATTIMO IN CUI NON MI SENTISSI IN COLPA PER QUALCOS'ALTRO CHE AVREI DOVUTO FARE
MI ALZAVO LA MATTINA E MI PAREVA DI AVERE SULLE SPALLE IL FARDELLO DEL MONDO;
IN QUELLE CONDIZIONI ERA NATURALE ESSERE DEPRESSO, COME è NATURALE CHE LO SIA PER CHIUNQUE ABBIA ANCORA UN'IDEA DI QUELLO CHE LA VITA POTREBBE ESSERE E NON è.
LA DEPRESSIONE DIVIENE UN DIRITTO, QUANDO UNO SI GUARDA INTORNO E NON VEDE NULLA O NESSUNO CHE LO ISPIRI, QUANDO IL MONDO SEMBRA SCIVOLARE VIA IN UNA GORA DI OTTUSITA' E DI DESIDERI MATERIALISTI.

NON CI SONO PIU' IDEALI, NON CI SONO PIU' FEDI, NON CI SONO PIU' SOGNI.
NON C'è PIU' NIENTE DI GRANDE IN CUI CREDERE, NON UN MAESTRO A CUI RIFARSI.



Raramente l'umanità è stata, come in questi tempi, priva di figure portanti, di personaggi luce.
Dov'è un grande pittore, un grande scrittore, un grande filosofo, un grande scultore?
I POCHI CHE CI VENGONO IN MENTE SONO SOPRATTUTTO FENOMENI DI PUBBLICITà E DI MARKETING
Se mai ci fosse una persona eccezionale, qualcuno con delle idee fuori del comune, con un qualche progetto che non fosse quello di imbonire tutti promettendo felicità, quel qualcuno non verrebbe mai eletto.


La televisione riduce la nostra capacità di concentrazione, ottunde le nostre passioni, i impedisce di riflettere, imponendosi come il piu' importante - quasi il solo - veicolo di conoscenza.
Attraverso la televisione abbiamo immagazzinato milioni di informazioni, MA SIAMO DIVENTATI MORALMENTE PIU' IGNORANTI.

NON C'E DA MERAVIGLIARSI CHE LA DEPRESSIONE SIA DIVENTATA UN MALE TANTO COMUNE
E' QUESI RINCUORANTE
E' UN SEGNO CHE DENTRO LA GENTE RESTA UN DESIDERIO DI UMANITA'.

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LIBIA
Il rifiuto di Sarcozy e Putin - il viaggio in Libia non è mai stato previsto

Negli anni 80 la Libia di Gheddafi appoggia gruppi terroristici in Europa e Medio Oriente
Nel 2007 quando Sarcozy invitò Gheddafi fu attaccato da Bernard Henry-Levy - accogliamo un terrorista in visita di stato -

ISRAELE E TERRITORI - SIR VIRGIN
Un miliardario hippy per il Medio Oriente -il fondatore della Virgin RICHARD BRANSON è in missione con Carter e Tutu
"Sir Virgin" miliardario londinese mezzo hippy e mezzo avventuriero, sessantenne amante delle linee aeree e dei palloni areostatici, ora folgorato sulla via di Gerusalemme.
"Sono qui a sostenere gli ELDERS- questo trasordinario gruppo di 12 anziani, premi Nobel dall'altissimo profilo morale, da Jimmy Carter a Desmond Tutu, da Kofi Anna a Muhammad Yunus, che ha deciso di impegnarsi tra Israele e la Palestina"
"Anche in Irlanda sembrava impossibile, la pace"